Un attacco nella notte, quattro ostaggi di cui non si hanno più notizie. Ancora assalti in Nigeria.
Un attacco nella notte, quattro ostaggi di cui non si hanno più notizie. Ancora assalti in Nigeria.
Un comunicato stampa della AED – Aide à l’Eglise en Détresse – annuncia un nuovo misfatto in Nigeria: quattro seminaristi sono stati sequestrati l’8 gennaio nella città di Kaduna e da allora non se ne hanno più notizie.
InfoChrétienne riporta quanto riferito da fonti locali sulla dinamica dell’accaduto. Poco dopo le 22:30, i rapitori avrebbero oltrepassato la recinzione del dormitorio del seminario Il Buon Pastore diffondendo il terrore: spari, furti e infine il sequestro dei quattro ragazzi.
Pius Kanwai (19 anni), Peter Umenukor (23 anni), Stephen Amos (23 anni) e Michael Nnadi (18 anni) arrivano da diverse diocesi della Nigeria settentrionale e hanno appena intrapreso il percorso in seminario. Di loro non si hanno più notizie per il momento, dato che, a quanto sembra, il gruppo che li ha sequestrati – del quale non si conosce l’identità – non ha fatto pervenire alcuna richiesta di riscatto.
«La situazione della sicurezza in Nigeria è terribile. Le bande di criminali approfittano della situazione caotica, il che peggiora la situazione», ha dichiarato il presidente esecutivo dell’AED, Thomas Heine-Geldern. Il rapimento potrebbe non avere background strettamente religioso, ma non va sottovalutata la precaria situazione della fascia centrale della Nigeria, dove si Kaduna si trova, costantemente razziata dalle continue e violente aggressioni dei Fulani ai danni soprattutto dei villaggi cristiani.
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Nel nord-est del paese, invece, Boko Haram continua a spargere sangue e terrore, distruggendo chiese, uccidendo, stuprando e sequestrandone i membri, prendendo di mira i Pastori e le loro famiglie.
«I rapimenti e gli omicidi mi ricordano la situazione in Iraq prima della sua invasione da parte delle truppe dello Stato islamico. Già allora, i cristiani erano stati rapiti, derubati e assassinati, perché lì lo stato non offriva alcuna protezione per i cittadini. Questo destino deve essere risparmiato ai cristiani della Nigeria. Il governo deve agire prima che sia troppo tardi».
Le parole del presidente dell’AED restituiscono l’urgenza della situazione nigeriana, che ricordiamo essere tra le più cruente al mondo.
«Questo atto di violenza contro giovani seminaristi innocenti è crudele – aggiunge Thomas Heine-Geldern -. Due di loro non hanno nemmeno 20 anni. Facciamo appello alla coscienza dei rapitori per liberare questi giovani. Allo stesso tempo, chiediamo a tutti di unirsi alle nostre preghiere affinché i quattro seminaristi siano sani e salvi e possano essere rilasciati rapidamente».
Al sequestro ai aggiunge il momento di terrore che tutto il seminario sta vivendo, insieme alle famiglie dei giovani allievi: «I cristiani nigeriani attraversano l’inferno da anni – conclude Heine-Geldern – ma la loro fede non ha vacillato».
Gina Lo Piparo
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