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Ex lesbica denuncia: “Nelle chiese troppo silenzio sull’omosessualità”

Gabriele Giovanni Vernengo

Ex lesbica denuncia: “Nelle chiese troppo silenzio sull’omosessualità”

martedì 14 Gennaio 2020 - 12:52
Ex lesbica denuncia: “Nelle chiese troppo silenzio sull’omosessualità”

Molti pastori temono di affrontare dai pulpiti le tematiche legate all'omosessualità. A rivelarlo è stato un sondaggio del Gruppo Barna. La questione è stata sollevata anche dalla scrittrice ex lesbica, Janet Boynes.

Molti pastori temono di affrontare dai pulpiti le tematiche legate all’omosessualità. A rivelarlo è stato un sondaggio del Gruppo Barna. La questione è stata sollevata anche dalla scrittrice ex lesbica, Janet Boynes.

«Gesù non si è vergognato di dire la verità – ha affermato l’autrice nel corso di un’intervista rilasciata al sito Charisma News – È entrato nella sinagoga senza alcuna esitazione e ha ribaltato i tavoli dei cambiavalute dal momento che hai trovavano nell’errore (Marco 11:15). Giovanni Battista ha parlato contro l’adulterio di Erode (Matteo 14:3-4). Tuttavia, nonostante la crisi di identità di genere cresca e diventi un’epidemia, la chiesa continua, come sempre, ad essere indifferente».

Boynes crede che anche il silenzio trasmetta un messaggio preciso. «Quando non diciamo niente – ha sottolineato Boynes – in verità stiamo dicendo molto. Le chiese stanno facendo conferenze, grandi eventi e culti, senza nessuna rimostranza al governo o nel sistema educativo. Così, i membri della chiesa sono disinformati e rimangono apatici davanti a ciò che succede davanti a loro. Sembra che sia normale vedere che gli stati vogliano aggiungere il genere ‘X’ nelle carte d’identità e nei vari documenti».

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«… Così non si comunica in modo chiaro uno dei messaggi fondamentali dell’insegnamento di Cristo – ha spiegato Boynes – ovvero che Dio possa amarli e trasformarli completamente. È come se Gesù non ci avesse mai chiamato ad andare a predicare il Vangelo ai perduti sparsi in tutto il mondo. Se restiamo seduti senza dire una parola mentre il mondo urla, stiamo dicendo che il nostro Dio non ha il potere di cambiare la vita delle persone».

L’INCORAGGIAMENTO AI CRISTIANI

Infine, Janet Boynes incoraggia i cristiani ad impegnarsi nelle sfere pubbliche della società. «Proteggete l’innocenza e la purezza dei vostri figli – ha sottolienato – collaborando attivamente con le organizzazioni impegnate nella stesura dei programmi scolastici e del sistema educativo. La nostra voce sarà sentita. La vera Parola di Dio è potente e stabile. Dobbiamo uscire dalla nostra zona di comfort, pretendendo giustizia. Non dobbiamo vergognarci di sperimentare e procacciare la santità. Se non denunciamo noi, chi lo farà?».

Gabriele Giovanni Vernengo

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