Il nuovo governo del Sudan offre ai Cristiani la libertà di culto. I dettagli.
Consentire ai cristiani di partecipare alle loro funzione religiose. Niente esami scolastici il 25 dicembre e il 7 gennaio (giorno del Natale Copto, festeggiato dalla Chiesa Ortodossa). Sono queste alcune delle disposizioni – come riporta il sito francese dell’agenzia missionaria cristiana, Porte Aperte – del nuovo ministro agli affari religiosi del Sudan. Inoltre, la domenica, alle 10, i cristiani potranno smettere di lavorare e andare in chiesa.
UN CAMBIO DI ROTTA DECISIVO
Fino ad oggi, i cristiani sono sempre stati discriminati e non sono mai stati resi liberi di professare la loro fede, al contrario dei musulmani.
In Sudan, un paese islamico, i giorni festivi della settimana sono il venerdì e il sabato. Il vecchio regime islamista aveva dato ad ogni datore di lavoro il potere di decidere se dare o meno il permesso ai propri dipendenti cristiani per prendere parte alla celebrazioni religiose.
«Grazie a Dio – ha commentato pieno di gioia un leader della chiesa sudanese che, per motivi di sicurezza, preferisce rimanere anonimo – Il neo ministro agli affari religiosi ha promesso di cambiare le vecchie leggi, imposte dal vecchio regime, e che andavano sempre a discapito dei cristiani».
Gabriele Giovanni Vernengo
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