I vescovi cattolici dell'Irlanda del Nord si sono attivati contro la nuova legge sull'aborto entrata in vigore con due emendamenti approvati a luglio dal Parlamento di Westminster.
«Tutti sono moralmente obbligati ad opporsi a questa legge ingiusta con l’obiezione di coscienza».
I vescovi cattolici dell’Irlanda del Nord si sono attivati contro la nuova legge sull’aborto entrata in vigore con due emendamenti approvati a luglio dal Parlamento di Westminster.
«Nessuno – hanno affermato in una nota – è obbligato in coscienza a collaborare con qualsiasi azione consentita da questa legge che porti direttamente e intenzionalmente all’uccisione di un nascituro».
«Tutti i cristiani e le persone di buona volontà sono obbligati in coscienza a non partecipare formalmente ai servizi di aborto, anche se consentito dalla legislazione civile. Il diritto di rifiutare di partecipare a qualsiasi aspetto nella fornitura di servizi di aborto come la consultazione, l’amministrazione, la preparazione, oltre all’atto diretto e intenzionale dell’aborto stesso», hanno concluso.
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