Si riaccende la tensione tra Stati Uniti d'America e Corea del Nord. Ha cominciato Donald Trump, ha risposto Kim Jong Un.
Si riaccende la tensione tra Stati Uniti d’America e Corea del Nord.
Donald Trump ha suggerito ieri – martedì 3 dicembre – che la prima potenza globale potrebbe ricorrere alla forza militare contro la Corea del Nord se necessario dopo che il Paese asiatico ha ribadito la scadenza di fine anno per il rilancio dei negoziati sulla denuclearizzazione.
«Oggi disponiamo dell’apparato militare più potente di sempre e siamo di gran lunga il paese più potente al mondo. Speriamo di non dover mai fare uso (della forza militare). Ma se saremo costretti, non esiteremo a farlo» ha dichiarato il presidente statunitense, a Londra per il summit della Nato. Trump ha nuovamente enfatizzato le “buone relazioni personali” con il leader nordcoreano Kim Jong-un.
LEGGI ANCHE: Burkina Faso, altro attacco contro i cristiani: 14 morti.

Kim Jong Un e Donald Trump a Singapore
Nella mattinata di ieri, i media di Stato nordcoreani avevano sollecitato gli Usa a fare concessioni entro la fine del 2019, avvertendo che in caso contrario la finestra negoziale potrebbe chiudersi definitivamente.
La replica di Pyongyang non s’è fatta attendere: «Una cosa deve essere chiara, che l’uso delle forze armate non è un privilegio unico degli Stati uniti» ha detto il capo di stato maggiore nordcoreano Pak Jong Chon.
La Corea del Nord «risponderà se gli Usa adotteranno azioni militari». Il capo di stato maggiore ha dichiarato che anche Kim Jong Un è rimasto «deluso» dalle parole di Trump e ha rimarcato che l’unica cosa che evita il conflitto fisico tra i due Paesi è «la relazione stretta tra i due leader».
LEGGI ANCHE: Taormina ha chiesto di pignorare la villetta di Cogne.