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Come preparare un colloquio di lavoro e gli errori da non commettere

Gabriele Giovanni Vernengo

Come preparare un colloquio di lavoro e gli errori da non commettere

martedì 26 Novembre 2019 - 12:33
Come preparare un colloquio di lavoro e gli errori da non commettere

Sono sempre di più le aziende che reclutano nuove risorse, iniziando con un colloquio telefonico. La preparazione di un colloquio di lavoro non va assolutamente sottovalutata. Ecco cosa fare.

Sono sempre di più le aziende che reclutano nuove risorse, iniziando con un colloquio telefonico. La preparazione di un colloquio di lavoro non va assolutamente sottovalutata. Ecco cosa fare.

COME PREPARARSI AL COLLOQUIO?

Per prepararsi a questa importante sfida, basta seguire i passi giusti. Come prima cosa è necessario rispondere alla mail di convocazione al colloquio in modo cortese, formale e breve, tenendo a mente di ripetere l’orario e la data presenti nella mail, chiedendo, inoltre, conferma di ricezione della propria.

Se si vuole fare subito colpo, si possono usare frasi del tipo “non esitate a contattarmi in caso aveste bisogno di ulteriori informazioni”, mostrando così una spiccata flessibilità. Prima di avviare un qualsiasi rapporto lavorativo, sarebbe giusto prendere informazioni sulla società interessata attraverso il web e/o chiedendo direttamente l’opinione della gente. Se si conosce il nome di chi condurrà il colloquio, si può visitare pure il suo profilo LinkedIn, mostrando così un interesse che verrà apprezzato. Successivamente, bisogna leggere ancora una volta l’annuncio, la lettera di presentazione ed il curriculum prima del colloquio. E, infine, non bisogna dimenticarsi di presentarsi in modo coerente con il profilo e lo stile dell’azienda e quindi del settore.

IL SUCCESSO RISIEDE NELLE RISPOSTE GIUSTE

Per avere successo ad un colloquio di lavoro, è necessario rispondere in maniera adeguata e coerente ad alcune domande necessarie, essendo onesti con se stessi.

PERCHÉ LA VOGLIA DI CAMBIARE LAVORO?

A questa domanda, bisogna rispondere in modo positivo, anche se durante la precedente esperienza lavorativa sono accaduti anche episodi negativi. Bisogna essere sintetico ed esprimere in maniera convincente gli obiettivi prefissati.

L’ATTEGGIAMENTO GIUSTO DAVANTI ALLE CRITICHE

Non è sempre facile mantenere la calma davanti alle critiche, ma per fare ciò è fondamentale avere un atteggiamento assertivo, ammettendo di essere umano quindi di aspettarsi di poter commettere errori che sicuramente arricchiranno il proprio bagaglio di esperienza.

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IL SEGRETO DELLA PROPRIA MOTIVAZIONE

In questo step, sarebbe opportuno parlare dei propri valori e delle proprie ambizioni, non del denaro. Collegando così  sempre le leve motivazionali ai propri bisogni e ai propri obiettivi.

CI SI STA CANDIDANDO PER PIÙ AZIENDE?

È giusto rispondere a questa domanda nel modo più sincero possibile. Se la risposta è affermativa, non ci si deve fare problemi a parlare chiaramente, dimostrando selettività nella scelta delle posizioni a cui candidarti

FOCALIZZARSI SUI PROPRI PUNTI DI FORZA

In questa fase, è giusto focalizzare la propria attenzione sui propri punti di forza, raccontando anche degli episodi lavorativi in cui sono emerse palesemente le proprie qualità.

CHIEDERE CHIARIMENTI

Dopo aver letto bene la Job Description, se ci si rende conto di alcuni aspetti poco chiari, la cosa da fare è parlarne subito e apertamente enfatizzando in parallelo gli aspetti positivi.

L’IMPORTANZA DEL LAVORO DI SQUADRA

Dimostrare sempre di saper lavorare in team, facendo pure degli esempi dei tuoi precedenti lavori, non avendo paura a raccontare gli errori commessi in passato, senza citare episodi imbarazzanti o troppo personali.

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PARLIAMO DI SOLDI

Prima del colloquio, è bene informarsi sullo standard di mercato, evidenziando apertamente le proprie aspettative in base alle proprie qualifiche, instaurando un confronto costruttivo

CI SONO DELLE DOMANDE?

Per concludere un colloquio nel migliore dei modi, è meglio preparare delle domande da sottoporre all’azienda, mostrandosi una persona curiosa e che riflette sulle informazioni che le vengono comunicate. Tra le domande da sottoporre ai futuri potenziali datori di lavoro, vi possono essere, ad esempio, delucidazioni in merito ai tempi di ricezione di un riscontro da parte dell’azienda.

Gabriele Giovanni Vernengo

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