La revisione del regolamento sugli affari religiosi ha prodotto ulteriori restrizioni per i cristiani e le chiese cinesi.
La revisione del regolamento sugli affari religiosi ha prodotto ulteriori restrizioni per i cristiani e le chiese cinesi.
Una legge contro il battesimo cristiano. È avvenuto in Cina dove il governo comunista di Xi Jinping ha approvato una serie di regole volte ad ostacolare la crescita del Cristianesimo nel Paese e di cui il divieto sul battesimo è solo una tra le tante.
La nuova revisione del regolamento sugli affari religiosi, infatti, ha prodotto una serie di restrizioni per la vita delle chiese locali, che non potranno più avere oltre un determinato numero di membri né dedicare ai propri servizi di culto il tempo che desiderano: stretti limiti orari verranno imposti dalla legge e ogni comunità dovrà avere al proprio interno personale di sicurezza governativo durante le attività.
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Xi Jinping
Non sarà più possibile avere conti bancari ove ricevere donazioni dall’estero né somministrare il battesimo. Le chiese che si riuniscono in casa, poi, verranno considerate alla stregua di luoghi di mercato nero. Un team specifico si occuperà di sorvegliare che le normative siano rispettate.
Come riporta Bibliatodo Noticias, 23 paesi si sono uniti in difesa della libertà religiosa in Cina, tra cui Australia, Austria, Belgio, Canada, Danimarca, Finlandia, Francia, Germania, Islanda, Irlanda, Giappone, Lituania, Lussemburgo, Stati Uniti e Regno Unito. Il controllo e la persecuzione hanno ormai raggiunto livelli altissimi.
Gina Lo Piparo
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