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Esplode ordigno in Iraq: feriti cinque militari italiani a Kirkuk

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Esplode ordigno in Iraq: feriti cinque militari italiani a Kirkuk

domenica 10 Novembre 2019 - 20:56
Esplode ordigno in Iraq: feriti cinque militari italiani a Kirkuk

L'attentato, è avvenuto stamane, alle 10 ora italiana, quando un Ied, un ordigno esplosivo rudimentale, è detonato al passaggio di un team misto di Forze speciali italiane in Iraq.

Marco Pisani, Paolo Piseddu, Andrea Quarto, Emanuele Valenza, Michele Tedesco sono i nomi dei cinque militari feriti a Kirkuk, in Iraq.

L’attentato, ha riferito lo Stato maggiore della Difesa, è avvenuto stamane, alle 10 ora italiana, quando un Ied, un ordigno esplosivo rudimentale, è detonato al passaggio di un team misto di Forze speciali italiane in Iraq.

Il team stava svolgendo attività di addestramento (‘mentoring and training’) in favore delle forze di sicurezza irachene impegnate nella lotta all’Isis.

I cinque militari coinvolti dall’esplosione sono stati subito soccorsi, evacuati con elicotteri USA facenti parte della coalizione e trasportati in un ospedale ‘Role 3’ dove stanno ricevendo le cure del caso.

A un soldato è stata amputata una gamba a causa delle gravi lesioni.

Le famiglie dei militari sono state informate. Il ministro della Difesa, Lorenzo Guerini, «è stato prontamente messo al corrente dell’attentato dal capo di Stato maggiore della Difesa, il generale Enzo Vecciarelli, e segue con attenzione l’evolversi della situazione».

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Il ministro, in collegamento con il TG1, ha spiegato che «i nostri militari sono stati colpiti da un ordigno rudimentale mentre rientravano da una missione di supporto alle autorità irachene, nessuno è in pericolo di vita ma sono stati interessati da lesioni molto gravi».

«I primi soccorsi sono avvenuti sul luogo dell’attentato e poi sono stati trasportati a Bagdad dove stanno ricevendo le cure mediche e l’assistenza necessaria – ha sottolineato il ministro – Ripeto, alcune lesioni sono gravi ma nessuno è in pericolo di vita. A loro voglio esprimere la vicinanza non solo del governo ma di tutti gli italiani, la vicinanza alle loro famiglie e a tutti i militari impegnati in Iraq e nelle altre missioni internazionali».

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