Tra le tante donne audaci che hanno declinato l'aborto, nonostante i pareri contrari dei medici, merita un posto anche Edi Aringhieri, madre del celebre tenore Andrea Bocelli.
Tra le tante donne audaci che hanno declinato l’aborto, nonostante i pareri contrari dei medici, merita un posto anche Edi Aringhieri, madre del celebre tenore Andrea Bocelli.
Il ricordo commovente della donna ci porta in quell’Italia fortemente cattolica , in anni in cui l’aborto era ancora una pratica inconsueta, perciò, l’invito medico, in un’epoca perbenista, denota la rilevante preoccupazione per le sorti del piccolo.
A causa di forti dolori al ventre, la giovane madre, in un ospedale di Torino, apprese la notizia di un probabile handicap del figlio. Lo sconforto di Edi Aringhieri, però, non ha concesso un’interruzione di gravidanza, che, con gioia, ha portato a termine.
Se nei primi anni di vita, il giovane Andrea Bocelli ha potuto ammirare le bellezze del mondo, a 12 anni, a causa di un glaucoma congenito, perse completamente il senso della vista. L’apparente ostacolo, tuttavia, non ha frenato quell’innata passione per la musica che lo ha reso una delle voci più belle e famose al mondo.
Edi Aringhieri ha voluto testimoniare la propria esperienza per dar coraggio a quelle famiglie che affrontano situazioni simili, regalando un messaggio di forza e speranza.
Anche Andrea Bocelli, come Edi, spera che la sua storia sia di incoraggiamento e non perde mai occasione per ringraziare pubblicamente la madre per quel gesto d’amore: «Sarò di parte ma mi sento di poter dire che quella fu la scelta giusta».
Eccezionalmente siamo di fronte ad una ‘voce dal futuro’. L’opportunità di ascoltare dichiarazioni dirette da un ‘mancato aborto adulto’ rende l’interruzione di gravidanza ancora più inumana e innaturale. Porre fine ad un’esistenza, seppur ancora priva di talento e genialità, significa negare a tutti quei bambini mai nati di dare il proprio contributo al mondo.
Filippa Tagliarino
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