Sono state rapiti dai pastori musulmani Fulani sei ragazze adolescenti e due membri dello staff di una scuola superiore a gestione cristiana che si trova nella Nigeria centro-settentrionale.
Sono state rapiti dai pastori musulmani Fulani sei ragazze adolescenti e due membri dello staff di una scuola superiore a gestione cristiana che si trova nella Nigeria centro-settentrionale.
Alcune fonti hanno riferito al sito d’informazione Morning Star News – che si occupa di diffondere i dati riguardanti la persecuzione cristiana- che il 2 ottobre scorso gli estremisti islamici hanno invaso il Collegio degli incisori, che si trova nel villaggio di Kakau Daji, nella contea di Chikun (vicino alla città di Kaduna). Durante l’accaduto, le studentesse e i membri del personale sono fuggiti tra i cespugli.
Il commando dei pastori ha rapito: Joel Adamu, vicepresidente degli accademici, la padrona di casa e sei studentesse.
Shunom Giwa, vicepresidente del Collegio degli incisori, ha affermato che cinque pastori armati sono comparsi a casa sua e gli hanno ordinato di sdraiarsi. Pochi minuti dopo è arrivato un altro gruppo di pastori armati Fulani con Joel Adamu, vicepresidente degli accademici della scuola, e hanno ordinato al collega di sdraiarsi sul pavimento accanto a lui.
«Quando ho scoperto che la loro attenzione era rivolta al mio collega – ha detto Giwa – mi sono diretto nella boscaglia e hanno provato a spararmi ma per fortuna non mi hanno catturato. Mi hanno cercato senza successo e quando non sono riusciti a trovarmi hanno cominciato a cercare gli studenti. Quando ci siamo ripresi dallo shock, abbiamo iniziato a capire quali studenti mancassero all’appello. Confidiamo in Dio per la protezione dei prigionieri e speriamo che vengano rilasciati senza essere feriti».
I rapitori hanno contattato i funzionari scolastici , chiedendo inizialmente un riscatto di 30 milioni di naira (quasi 75mila euro) per studente. Dopo hanno cominciato a trattare.
La scuola vanta una storia secolare e segue una prospettiva. Conta 100 studenti che vivono in un clima di paura e insicurezza. Lo Stato stesso, tra l’altro, costringe alcuni genitori a ritirare i propri figli dall’istituto.
Julde Juli, mamma di una delle studentesse rapite, ha rivelato al Morning Star News di confidare in Dio per le sorti della figlia.
«Sono rimasta scioccata quando ho ricevuto la notizia del rapimento di mia figlia e di altri studenti – ha detto Julde Juli – prego soltanto che non accada nulla a loro e che escano vive. Confido in Dio, sovrano su tutte le cose. Confidiamo che le nostre figlie saranno salvate da un intervento divino».
Il portavoce del comando di polizia di stato di Kaduna, Yakubu Sabo, ha affermato che le autorità stanno compiendo tutti gli sforzi necessari per salvare i prigionieri.
Secondo alcune stime, i pastori Fulani sono responsabili della morte di decine di migliaia di nigeriani da quando il presidente Muhammadu Buhari, che proviene da quella tribù, è entrato in carica nel 2015.
A settembre i pastori hanno rapito e ucciso la moglie di un pastore nello stato di Kaduna, in Nigeria, dopo avergli rotto le gambe per non impedirle fuggire. All’inizio di settembre, hanno ucciso il pastore battista Alhamdu Mangadus della chiesa battista di Nasara ad Asso mentre lavorava nella sua fattoria.
La Nigeria è il dodicesimo posto più pericoloso al mondo per i cristiani, secondo il report annuale di Porte Aperte, agenzia missionaria cristiana che aiuta i cristiani perseguitati a causa della loro fede.
Gabrielle Giovanni Vernengo
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