Esperienze fuori dall’ordinario in una terra martoriata dalla persecuzione: una’alta percentuale dei musulmani si converte al Cristianesimo attraverso sogni, visioni e vere e proprie visitazioni che hanno dell’incredibile.
Esperienze fuori dall’ordinario in una terra martoriata dalla persecuzione: una’alta percentuale dei musulmani si converte al Cristianesimo attraverso sogni, visioni e vere e proprie visitazioni che hanno dell’incredibile.
(di Gina Lo Piparo) «Un uomo interamente vestito di bianco bussava alla mia porta ogni notte e non riuscivo a guardarlo perché il suo viso era così brillante e luminoso. Quando è entrato, mi ha chiesto di scrivere quello che ha detto. Mentre scrivevo, mi sono addormentato. La notte dopo sarebbe tornato di nuovo per il mese successivo».
Lo straordinario racconto, che ha come protagonista un anonimo abitante del Medio Oriente, ci giunge attraverso Yazim, missionario che non può mostrarsi né tanto meno far sentire la propria voce a causa della pesante persecuzione che in quei luoghi colpisce i seguaci della fede cristiana.
Eppure, le dichiarazioni di David Platt, autore e pastore della McLean Bible Church, offrono un quadro di fede viva e di speranza proprio in merito a quelle zone: «Dio si sta muovendo nel Medio Oriente con sogni, visioni e visitazioni personali». La storia soprannaturale, raccontata durante l’evento ‘Something Needs to Change’ della The Gospel Coalition, non sembrerebbe dunque essere l’unica. Effettivamente, stando ai dati della rivista Mission Frontiers, su 600 convertiti musulmani, il 25 % è giunto alla conversione proprio attraverso un sogno.
Con voce contraffatta Yazim racconta di aver chiesto all’uomo, del quale non può rivelare nemmeno l’esatto luogo di residenza per ragioni di sicurezza, di poter vedere il quaderno nel quale aveva scritto le parole dettate da quella apparizione. Con immensa sorpresa il missionario fece una scoperta straordinaria: quell’uomo aveva scritto l’intero Vangelo di Giovanni sotto dettatura della figura vestita di bianco che, per un mese intero, lo aveva visitato.
«In principio era la Parola, e la Parola era con Dio, e la Parola era Dio. Essa era in principio con Dio. Tutte le cose sono state fatte da lui, e senza di lui non è stato fatto nulla delle cose che sono state fatte»: ogni notte quell’uomo aveva ricevuto una visitazione fino a che l’intero libro non fosse stato completato. La cosa più scioccante è che l’identità di quella figura luminosa rimase un mistero per l’uomo che ogni volta lo ospitava a casa sua e che, essendo musulmano, non conosceva nulla di Gesù.
Ma anche Yazim ha alle spalle una forte storia di vita. La moglie, musulmana, era in procinto di uccidersi, quando, la stessa notte della fatale decisione, ascoltò per la prima volta il Vangelo che le restituì la speranza. Nonostante i notevoli pericoli che la scelta comporta, la coppia ha deciso di restare nella propria terra natale e di dedicare la propria vita alla diffusione del Vangelo affinché altri possano conoscere la stessa speranza che ha ridato loro la vita. «Il nostro obiettivo è quello di fare discepoli che facciano discepoli che poi fondino nuove chiese», ha detto Yazim. «Crediamo che ciò che Dio ci ha comandato di fare sia Matteo 28. Crediamo che se fai discepoli, le chiese cresceranno».
«È molto pericoloso per chiunque predicare la Parola di Dio faccia a faccia nei paesi non occidentali», ha dichiarato l’anno scorso a The Christian Post un ex pastore musulmano, fondatore di centinaia di chiese in Pakistan. «Dio rivela le cose attraverso i sogni agli evangelisti / pastori. Le persone in Oriente sono più ignoranti e incapaci di leggere la Bibbia, quindi Dio usa questo metodo per raggiungerle». Infine, ha anche aggiunto: «Gli orientali guardano i segni e i miracoli per dimostrare che la Parola di Dio è viva. È un privilegio, uno che non tutti possono condividere – possedere una Bibbia in Oriente. In Occidente, le persone cercano più saggezza, come i Greci di un tempo. Non si affidano sempre alla fede, che non si vede».
Gina Lo Piparo