Open Doors teme una «campagna sistematica» contro i cristiani in Algeria dopo la chiusura di una chiesa e alcune molestie nei confronti dei credenti.
(di Redazione) Open Doors (agenzia missionaria cristiana) teme una «campagna sistematica» contro i cristiani in Algeria dopo la chiusura di una chiesa e alcune molestie nei confronti dei credenti.
Open Doors ha raccontato che i membri della congregazione della Chiesa del Principe della Pace di Ighzer Amokrane hanno provato a ribellarsi quando le autorità locali si sono attivate per sigillare l’edificio.
I fedeli hanno occupato la Chiesa e si sono rifiutati di andarsene ma le autorità sono tornate successiva e stavolta hanno avuto successo: ora la struttura religiosa risulta chiusa dal 2 settembre.
L’Église Protestante d’Algérie (EPA), riconosciuta legalmente in Algeria, ha condannato quanto accaduto, aggiungendo che la chiusura è avvenuta nonostante non sia stata decretata da alcun tribunale.
Non si tratta della prima chiesa ad essere stata chiusa in Algeria. A maggio, come riportato da ChristianToday.com, le autorità hanno sigillato una chiesa a Boudjema, mentre l’anno scorso sono state chiuse anche le chiese di Ait-Mellikeche, Al A’keed Amroush e Azaghar.
Dal 2006 i luoghi di culto non musulmani in Algeria sono obbligati ad avere una licenza ma molte chiese affiliate all’EPA riferiscono che soltanto negli ultimi due anni le autorità hanno cominciato a fare i controlli. Inoltre, le stesse autorità hanno ignorato le richieste di nuove licenze ecclesiali.
L’Algeria ospita soltanto 125.000 cristiani – circa lo 0,3% della popolazione. Il Paese è al 22° posto nella Open Watch World Watch List dei 50 Paesi in cui i cristiani sono i più perseguitati.
Redazione
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