L'Iran ha inviato agli Stati Uniti una nota formale attraverso la diplomazia svizzera per avvertire che qualsiasi eventuale azione ostile troverà «un'immediata risposta» da parte di Teheran.
(di Redazione) Cresce la tensione nel Golfo Persico.
L’Iran ha, infatti, inviato agli Stati Uniti una nota formale attraverso la diplomazia svizzera per avvertire che qualsiasi eventuale azione ostile troverà «un’immediata risposta» da parte di Teheran. Lo riferisce l’agenzia statale Irna.
Inoltre, il ministro della Difesa iraniano, il generale Amir Hatami, ha negato qualsiasi coinvolgimento dell’Iran negli attacchi sferrati dai miliziani yemeniti Houthi contro i siti petroliferi dell’Aramco in Arabia Saudita, come riportato dall’agenzia di stampa Tasnim.
Tuttavia, l’ambasciatore dell’Arabia Saudita in Gran Bretagna, il principe Khalid bin Bander bin Sultan Al Saud, ha dichiarato che l’Iran è «quasi certamente» dietro gli attacchi contro le strutture petrolifere saudite.
Alla Bbc ha evidenziato che Riad sta cercando di non reagire «troppo velocemente perché l’ultima cosa di cui c’è bisogno è più conflitto nella regione».
Inoltre, l’ambasciatore h fatto sapere che le autorità saudite stanno collaborando con Stati Uniti, Nazioni Unite, Gran Bretagna e altri Paesi che vogliono essere coinvolti per condurre indagini sull’attacco.
Per il presidente iraniano Hassan Rohani, però, l’attacco dei doni alle strutture petrolifer saudite «è un avvertimento» a Riad dei ribelli sciiti yemeniti Houthi. Rohani ha sottolineato che l’Iran non vuole innescare un conflitto nella regione e ha accusato gli Stati Uniti e la coalizione a guida saudita nello Yemen di essere alla radice delle tensioni. Gli Stati Uniti ritengono, invece, che gli attacchi agli impianti petroliferi sauditi siano partiti dall’Iran sudoccidentale.
Ma il Giappone non è al corrente di informazioni che indichino una responsabilità dell’Iran nell’attacco agli impianti di greggio, come dichiarato dal neo-ministro della Difesa di Tokyo, Taro Kono. «Non siamo al corrente di alcuna informazione che punti all’Iran», ha affermato Kono durante un incontro con i giornalisti a Tokyo. «Riteniamo che gli Houthi abbiano compiuto l’attacco, in base alla dichiarazione in cui reclamano la responsabilità».
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