Le Chiese che si trovano nella provincia cinese dell'Henan sono state costrette a sostituire i Dieci Comandamenti con le citazioni del presidente Xi Jinping dopo le pressioni del governo centrale.
(di Walter Giannò) Le Chiese che si trovano nella provincia cinese dell’Henan sono state costrette a sostituire i Dieci Comandamenti con le citazioni del presidente Xi Jinping dopo le pressioni del governo centrale.
Lo ha rivelato Bitter Winter.
Nel dettaglio, i comandamenti biblici dati a Mosè che comprendono «Non avrai altro Dio all’infuori di me» e «Non ti farai idolo né immagine alcuna di ciò che è lassù nel cielo, né di ciò che è quaggiù sulla terra, né di ciò che è sotto le acque», sono stati sostituiti con citazioni di Xi, compresi estratti di un suo discorso tenuto nel 2015:
«I valori socialisti fondamentali e la cultura cinese aiuteranno ad immergere le varie religioni della Cina» e «Proteggiti risolutamente dall’infiltrazione dell’ideologia occidentale e resisti consapevolmente all’influenza del pensiero estremista».
Poiché disobbedire agli ordini è visto come opporsi al Partito Comunista Cinese (PCC), alcune chiese sono state chiuse per non aver applicato la regola mentre altre congregazioni sono state minacciate di essere inserite nella lista nera dal governo.
Un pastore di una Chiesa protestante gestita dallo Stato ha affermato a Bitter Winter che il PCC sta metodicamente distruggendo le chiese, erodendo la dottrina cristiana.
«Il primo passo del governo è vietare le coppie religiose. Quindi, smantella le croci e ordina che la bandiera nazionale e i ‘valori socialisti fondamentali’ vengano collocati nelle chiese – ha detto il Pastore – Vengono, poi, installate telecamere di sorveglianza per monitorare i credenti e le attività religiose. L’ultimo passo è sostituire i Dieci Comandamenti con i discorsi di Xi Jinping».
«L’obiettivo finale del Partito Comunista è ‘diventare Dio’. Questo è ciò che il diavolo ha sempre fatto», ha aggiunto.
Un altro credente ha raccontato a Bitter Winter che i Cristiani «non hanno libertà. La Cina è una dittatura a partito unico. Alla gente è permesso soltanto di obbedire al Partito Comunista ed essere controllato da esso».
Walter Giannò
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