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Di Maio su Renzi: "Di Matteo ne abbiamo già avuto uno. Ne abbiamo abbastanza"

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Di Maio su Renzi: "Di Matteo ne abbiamo già avuto uno. Ne abbiamo abbastanza"

martedì 17 Settembre 2019 - 21:29
Di Maio su Renzi: "Di Matteo ne abbiamo già avuto uno. Ne abbiamo abbastanza"

Così Luigi Di Maio all'assemblea congiunta dei parlamentari del MoVimento Cinque Stelle a proposito dell'addio di Matteo Renzi al Partito Democratico.

(di Redazione) «Ieri sera mi ha chiamato Renzi. Mi ha informato di questa scissione. A Renzi ho detto che di ‘Matteo’ che ogni giorno creava tensioni nel Governo ne abbiamo gia’ avuto uno. Ne abbiamo abbastanza. Una cosa è certa: io non tollererò tensioni di alcun tipo. Bisogna lavorare solo per gli italiani».
Così Luigi Di Maio all’assemblea congiunta dei parlamentari del MoVimento Cinque Stelle a proposito della decisione di Matteo Renzi di lasciare il Partito Democratico e di fondare un nuovo partito: Italia Viva.
Altra dichiarazione da rimarcare è quella di Pierluigi Bersani (Articolo 1) che, ospite di Lilli Gruber a Otto e mezzo su La7, ha affermato: «Io riconosco a Renzi il merito di conoscere la comunicazione, cioè voi giornalisti. Perché quando due settimane fa Renzi spinge per l’accordo con i 5 Stelle, passa come il Deus ex machina e non come quello che ha cambiato idea. E invece era la cosa da fare e il Pd l’avrebbe fatta comunque, anche senza Renzi. Certo, il suo intervento ha accelerato, sbloccato la situazione».
Per Bersani, poi, la scissione renziana «non è un aiuto al governo ma non arrivo a pensare che ci sia l’interesse di nessuno, neanche di Renzi, a farlo cadere. Non temo tanto sul profilo della stabilità, ma magari è possibile che il governo sia tenuto alla frusta su qualche scelta».
Bersani ha, infine, ricordato che «noi non siamo andati via perché ci stava antipatico Renzi, anche se lui la racconta così. Noi abbiamo lasciato il PD perché abbiamo posto un problema grosso come una casa, e cioè che il renzismo tagliava le radici nel nostro popolo aprendo un varco alla Destra. E questo poi è avvenuto. Quindi questo non lo si affronta – con buona pace di Renzi – con le porte girevoli nel PD. Ma con qualcosa di serio».