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California shock: sì alla distribuzione forzata di pillole per l'aborto in college e università

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California shock: sì alla distribuzione forzata di pillole per l'aborto in college e università

martedì 17 Settembre 2019 - 14:50
California shock: sì alla distribuzione forzata di pillole per l'aborto in college e università

I legislatori della California costringono i centri sanitari scolastici a diventare venditori di pillole per aborti.

I legislatori della California costringono i centri sanitari scolastici a diventare venditori di pillole per aborti.

(di Nausica della Valle) Il governatore californiano pro – aborto Gavin Newsom sta per firmare l’approvazione finale per costringere college e università a fornire pillole per l’aborto chimico, già approvato pochi giorni fa dal Senato della California.
L’anno scorso, il legislatore Newsom  ha approvato il cosiddetto College Student Right to Access Act, richiedendo quanto segue: «ogni centro sanitario pubblico per studenti universitari può offrire l’aborto mediante tecniche terapeutiche sovvenzionate, per coprire i costi di qualsiasi attrezzatura o formazione necessaria, come servizi di teleassistenza (noti anche come aborti da webcam) e supporto medico di backup».
Nonostante sia un pro-aborto affidabile, l’ex governatore democratico della California Jerry Brown ha posto il veto sul disegno di legge sulla base del fatto che «non era necessario» perché «la distanza media dai fornitori di aborti nelle comunità del campus varia da otto a undici km, e quindi, non una distanza sconsiderata». Quest’anno, i legislatori pro-aborto hanno introdotto una misura analoga nell’aspettativa che il successore di Brown, Newsom, sia più ricettivo.
L’ attuale versione del disegno di legge sostiene che l’aborto sia un «diritto costituzionale e parte integrante di un’assistenza sanitaria sessuale e riproduttiva completa», in più impone lo stesso mandato istituendo un fondo privato che destinerebbe 200mila dollari per ogni campus sotto l’Università della California e della California Sistemi della State University per realizzarlo.
Il Senato con il suo voto favorevole «assicura la disponibilità di cure per l’aborto nel campus, e quindi gli studenti universitari non saranno costretti a scegliere tra ritardare importanti cure mediche o dover percorrere le lunghe attese o perdere le lezioni o il lavoro», ha affermato la senatrice democratica Connie Leyva, autrice del disegno di legge.
Il Dipartimento delle Finanze dello Stato che invece si è opposto al disegno di legge, ha concluso dicendo che sarebbe costato più dei fondi assegnati per amministrarlo e che la Commissione statale sullo status delle donne e delle ragazze incaricate a gestire il fondo non sarebbe stata in grado di gestire un programma di tali «dimensioni, ambito o contenuto».
«I legislatori della California stanno sperimentando incautamente la vita e la salute degli studenti promuovendo un piano per costringere i centri sanitari scolastici a diventare venditori di aborti, spingendo pillole di aborto chimico per forzare un aborto spontaneo», ha detto Kristan Hawkins, presidente di Students for Life of America . «Questi aborti del water creerebbero un gran caos nei campus, le ragazze vengono mandate nei loro bagni del dormitorio sanguinanti, mentre lasciano un bambino abortito nel bagno, senza supervisione medica o assistenza. Perché le scuole californiane vogliono esporre i loro studenti e le università a questo tipo di rischio mortale?».
I professionisti della vita avvertono che, assumere queste pillole per l’aborto, seppur «correttamente», non solo sono letali per i bambini prematuri, ma sono molto più pericolose per le donne. La Food and Drug Administration (FDA) avverte che ci sono state «segnalazioni per 24 decessi di donne associate a Mifeprex da quando il prodotto è stato approvato nel settembre 2000, inclusi due casi di gravidanza extrauterina con conseguente morte; e diversi casi di grave infezione sistemica (chiamata anche sepsi), inclusi alcuni fatali».
Newsom, che ha ricoperto il ruolo di luogotenente governatore di Brown, dovrebbe ampiamente firmare il disegno di legge in questi giorni. «L’ho sostenuto a lungo», ha detto ai giornalisti riguardo questa proposta dell’anno scorso. Il legislatore Gavin Newsom Ha tempo fino al 13 ottobre per decidere se firmare la versione attuale. In tal caso, entrerà in vigore nel gennaio 2023 in assenza di una controversia legale.

Nausica Della Valle

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