Presentati i risultati del Primo rapporto sull'islamizzazione d'Europa ad opera della FondazioneFareFuturo e i risultati non sono per niente positivi.
Presentati i risultati del Primo rapporto sull’islamizzazione d’Europa ad opera della FondazioneFareFuturo e i risultati non sono per niente positivi.
(di Redazione) L’Italia nel 2100 potrebbe diventare un Paese a metà abitato da musulmani.
Lo sostiene il Primo rapporto sull’islamizzazione d’Europa, curato e diffuso dalla Fondazione FareFuturo, realizzato con il supporto dell’Ufficio Studi di Fratelli d’Italia, il partito guidato da Giorgia Meloni.
Attualmente, come riportato su IlGiornale.it, in Italia vivono 1,58 milioni di musulmani che rappresentano il 30,1% degli stranieri residenti. Poi ci sono gli 1,56 milioni di cristiani ortodossi (29,7%) e dopo i cattollici (977mila).
Nel rapporto si legge che «gli stranieri musulmani residenti in Italia sono cresciut di 127mila unità rispetto al 2018 (quando erano 1,45 milioni), mentre i cristiani sono invece diminuiti di 145mila unità (nel 2018 erano poco meno di 3 milioni), pur mantenendo ancora il ruolo di principale religione professata dagli stranieri».
Per quanto concerne la nazionalità d’origine, la maggioranza dei musulmani in Italia proviene dal Marocco (440mila), seguiti da Albania (226mila), Bangladesh (141mila), Egitto (111mila) e Pakistan (106mila).
Poi la già accennata e inquietante stima per il 2100. Secondo lo studio, infatti, il motivo è ‘semplice’: otto immigrati su dieci sono musulmani e le donne fanno molti più figli rispetto alle italiane. Ciò perché si è stimato che il tasso di fertilità delle donne musulmane è il doppio di quelle italiane.
Insomma, basta un mero calcolo matematico per capire che l’Italia si affaccerà al prossimo secolo con metà residenti fedeli a Maometto, con tutte le conseguenze del caso…
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