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Regno Unito, l’educazione Lgbt nelle scuole è d’obbligo

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Regno Unito, l’educazione Lgbt nelle scuole è d’obbligo

martedì 10 Settembre 2019 - 17:00
Regno Unito, l’educazione Lgbt nelle scuole è d’obbligo

Il Ministro dell’Istruzione inglese Hinds ha invitato i docenti ad insegnare l’educazione gender, se considerata appropriata per l’età degli alunni.

Il Ministro dell’Istruzione inglese Hinds ha invitato i docenti ad insegnare l’educazione gender, se considerata appropriata per l’età degli alunni.

(di Nausica Della Valle) Damian Hinds, ministro dell’Istruzione inglese ha inviato una lettera al National Association of Heart Teachers (NAHT) dichiarando apertamente e con autorità, che il governo «si aspetta che le scuole primarie e secondarie includano contenuti Lgbt».
Infatti da settembre 2020 i bambini della primaria e secondaria inglese dovranno imparare a conoscere «famiglie di tipo diverso», comprese quelle con «due mamme e due papà», l’orientamento sessuale e l’identità di genere. I bambini più grandi riceveranno lezioni di «educazione sessuale inclusiva». Inoltre, il segretario all’Istruzione Gavin Williamson ha comunicato che i docenti, al rientro in aula già in questi giorni di settembre, «potranno iniziare ad insegnare il nuovo percorso di studi un anno prima del lancio del 2020».
Il progetto No Outsiders in Our School ovvero «Nessun outsider nella nostra scuola: insegnare l’Equality Act nelle scuole primarie» fa riferimento al testo di legge «anti discriminazione» approvato in Inghilterra nel 2010, ed è stato redatto da Andrew Moffat, insegnante dichiaratamente gay e attivista lgbt.
Nella prefazione si legge:

«Non credo che abbiamo bisogno di insegnare ai bambini che esistono gay e lesbiche, perché lo sanno già. Qualunque bambino abbia in casa la televisione ha visto una coppia gay o un personaggio gay. Qualunque bambino viva in una famiglia, in contatto con zii, zie, cugini, fratellastri o sorellastre, o nella strada dove i vicini si fermano a chiacchierare, entra in contatto con persone gay […] Abbiamo bisogno che i nostri figli vogliano far parte di questa società e dobbiamo essere in grado di proporla loro come fossimo dei venditori, perché questo desiderio potrebbe non venire naturalmente da solo». Occorre che i bambini «lascino le nostre scuole primarie felici ed entusiasti di vivere in una comunità piena di differenze e diversità, sia che si tratti di etnia, genere, abilità, orientamento sessuale, identità di genere, età o religione. I bambini devono essere entusiasti di vivere in un diverso ventunesimo secolo e devono desiderare che venga conservato così, non devono pensare a cambiarlo».

Gli insegnanti dovranno fornire un efficace piano di studi ai genitori, i quali potranno porre domande e ricevere risposte secondo il pensiero Lgbt: «Come spiego a mio figlio cosa significa gay?» Risposte: «Gay è quando un uomo ama un altro uomo, lesbica è quando due donne si amano. Transgender è quando una persona si sente diversa dal corpo dentro il quale è nato». «Cosa dico a mio figlio quando mi chiede come fanno due uomini ad avere un bambino?». Risposta: «Alcune famiglie hanno due mamme e altre famiglie due papà. Ogni famiglia è diversa e questo è normalissimo».
C’è anche la domanda che alcuni genitori hanno fatto agli insegnanti: «Posso esonerare mio figlio da queste lezioni?».
Risposta: «No, la legge dice che tu puoi esonerare tuo figlio dalle lezioni di educazione sessuale, ma queste sono lezioni sulla diversità. E non sono una tantum, ma permeano l’intero percorso di studi, da cui non è possibile sottrarre i bambini».
Non puoi quindi sottrarti dall’obbligo di questo Pensiero Unico. Il normale ormai è sempre più lontano dalla creazione originaria di Dio che ci vuole da sempre e per sempre maschi e femmine.

Nausica Della Valle

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