Su Facebook è diventato virale il video che racconta un grande evento di preghiera che si è svolto ad Hong Kong, nel mezzo delle tensioni per la legge di estradizione.
Su Facebook è diventato virale il video che racconta un grande evento di preghiera che si è svolto ad Hong Kong, nel mezzo delle tensioni per la legge di estradizione.
(di Walter Giannò) A Hong Kong non si è manifestanto soltanto contro la legge che consentirebbe l’estradizione in Paesi dove non ci sono accordi di estradizione (qundi, in Cina, con tutte le conseguenze del caso) ma anche per mantenere intatte libertà come quella religiosa (che sarebbero messe in discussione con l’incremento dell’influenza del regime comunista di Pechino).
Ebbene, tra gas lacrimogni, proiettili di gomma e scudi antisommossa, una canzone di culto è risuonata all’interno della città abitata da oltre sette milioni di persone.
Migliaia di manifestanti cristiani, infatti, si sono raccolti in pace e preghiera, e hanno cantato un inno del 1974: ‘Allelulia al Signore‘. E ciò è possibile fare grazie a una legge promulgata dall’assemblea pubblica di Hong Kong che non consente l’azione della polizia in riunioni ed eventi religiosi.
Un evento che è stato accompagnato da un comunicato stampa che ne ha descritto le finalità:
«Fornire a tutti i cristiani una piattaforma per esprimersi anche al di fuori della Chiesa con l’auspicio che i fedeli possano proteggere Hong Kong».
Preghiere che hanno raggiunto un obiettivo: la Cina, infatti, ha dovuto rivedere i suoi piani, avendo deciso di non adottare misure forti contro le proteste politiche. Tuttavia, non ha mostrato alcuna intenzione di abbandonare il disegno di legge sull’estradizione, il ‘casus belli’ della reazione di massa degli abitanti di Hong Kong.
Però, Carrie Lam, capo dell’esecutivo, ha annunciato in televisione il ritiro della contestata legge. Sia chiaro, la norma non è stata accantonata del tutto ma sospesa, però è pur sempre una vittoria.
Il canto di culto è, comunque, finito su Facebook, totalizzando oltre seicentomila visualizzazioni in una settimana:
Walter Giannò
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