In tempi di “tolleranza” nei confronti di tutti, chi è davvero in difficoltà soffre: come Simone, disabile minacciato perché voleva l’ascensore.
Succede a Roma ed è terribile. Simone ora ha paura. Lui è il disabile minacciato perché aveva chiesto e ottenuto l’installazione di un ascensore più funzionale nel condominio.
Un ascensore che, dopo l’incidente sul lavoro che l’ha visto rimanere disabile, avrebbe reso più facili gli spostamenti con la sedia a rotelle. Che avrebbe facilitato l’esistenza sua, che a soli 36 anni non può più muoversi, e della moglie e dei figli.
Invece, Simone si è trovato a fare i conti con minacce agghiaccianti e frasi intollerabili, che fanno proprio male.
A volere l’installazione dell’ascensore è stata la moglie Karolina: durante una riunione di condominio è riuscita a ottenerlo. Ma a qualcuno la cosa non è piaciuta, nonostante i lavori siano durati a malapena 20 giorni.
A rispondere a tono ai messaggi carichi di cattiveria è stata proprio Karolina. Che poi ha denunciato il fatto.