Un’inchiesta rivela retroscena sul volto dell’immigrazione d’oltralpe.
Chiusi in container per ore e senza cibo. Sono queste le condizioni in cui la Genarmeria francese terrebbe i migranti giunti alla frontiera di Nizza, prima di rispedirli in Italia. Una sorta di “detenzione arbitraria”, ai limiti della dignità umana. Il retroscena è stato scoperto dall’ong “Mèdecins du Monde” ed è giunto sui media italiani tramite un’inchiesta de “IlGiornale.it”.
Secondo alcune testimonianze offerte alla stampa dagli stessi protagonisti, gli immigrati vengono solitamente ammassati in strutture anguste (si parla anche di 15metri quadri), sporche e privi di ogni forma di sostentamento. Una prigionia che talvolta si è protratta per più di dieci ore.
Insomma, mentre il governo Francese elogia la capitana Carola Rackete e accusa l’Italia di razzismo, le forze dell’ordine mandate da Parigi compiono delle vere e proprie barbarie al confine con il nostro paese, nei confronti di chi giunge dall’Africa. Una situazione che ha spinto le organizzazioni umanitarie d’oltralpe a sporgere denuncia presso la procura di Nizza e a sollecitare l’intervento delle Nazioni Unite.