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Parla di ‘conversione dei gay’, sul ministro si abbatte la furia lgbt

Voce Contro Corrente

Parla di ‘conversione dei gay’, sul ministro si abbatte la furia lgbt

lunedì 15 Luglio 2019 - 15:41
Parla di ‘conversione dei gay’, sul ministro si abbatte la furia lgbt

Adesso rischia la rimozione dal governo

“La terapia di conversione degli omosessuali può avere risultati efficaci“. Sono queste le parole della discordia che nei giorni scorsi hanno scatenato un vero e proprio caso politico internazionale. A pronunciarle è stato Rafi Peretz, noto politico israeliano, ministro per Istruzione nel governo Netanyahu.

“Posso dirvi – ha proseguito Peretz – che ho una conoscenza molto approfondita della formazione e l’ho fatto“. Per l’esponente conservatore, quindi, una sorta di cura è possibile. Parole che hanno espresso legittimamente un punto di vista individuale ma che non potevano non scatenare numerose polemiche.

Per Nitzan Horowitz, il primo politico dichiaratamente gay che è a capo di un partito politico israeliano, il ministro “non merita di essere responsabile del futuro dei nostri figli“. Ne è stata quindi chiesta la rimozione dall’esecutivo. “La terapia di conversione è una cosa pericolosa che porta i giovani a situazioni difficili, al punto di (avere) pensieri suicidi”.

“I bambini israeliani non dovrebbero essere esposti al veleno omofobico emanato da qualcuno che afferma di dedicarsi all’educazione e ai valori” hanno dichiarato in blocco le associazioni lgbt presenti nello Stato di Israele.

Ma la situazione per Peretz sembra adesso farsi davvero complicata. A prendere le distanze dalle sue posizioni è stato addirittura il Premier Netanyahu. Per il capo del Governo “tali osservazioni risultano inaccettabili e non rispecchiano le idee dello stesso esecutivo”. Insomma, per il primo ministro l’ennesima apertura verso il mondo “arcobaleno”: soltanto pochi mesi fa, Netanyahu (che guida un partito conservatore) aveva nominato come ministro della Giustizia Amir Ohana, politico dichiaratamente gay.