Sensibilizzare i giovani contro una realtà letale che ogni anno uccide centinaia di migliaia di persone.
Il 26 giugno è la “Giornata mondiale contro le droghe”. Ogni anno in questo giorno centinaia di manifestazioni in tutto il mondo sollecitano la riflessione su un tema troppo spesso sottovalutato e dimenticato ai nostri giorni. La ricorrenza è stata indetta nel 1986 dall’Assemblea Generale dell’Onu, con l’obiettivo comune a tutti gli stati membri di creare una comunità internazionale che riesca a liberarsi dalle sostanze stupefacenti.
Ogni 26 giugno, l’ufficio delle Nazioni Unite contro la Droga e il Crimine (UNODC) si rivolge ai giovani con campagne specifiche che mirano a spiegare gli effetti negativi dell’uso delle droghe. Sostanze che hanno conseguenze fisiche più o meno immediate, compromettendo gravemente lo sviluppo psicologico ed emotivo della persona. Tra le droghe indicate maggiormente come minacce per l’incolumità umana, l’Onu segnala stimolanti del topo anfetamine, cocaina, cannabis, allucinogeni, oppiacei e sedativi ipnotici.
Secondo le ultime stime, ogni anno coloro che assumono droga almeno una volta sono circa 200milioni, di cui 25 milioni vengono considerati tossico dipendenti. Disarmante poi il numero annuale delle morti per malattie correlate all’uso di sostanze stupefacenti: se ne contano circa 200mila.