Il Movimento alle prese con i dissidi interni.
Non accennano a diminuire le beghe interne al Movimento 5 stelle, dopo la sconfitta elettorale delle elezioni europee. A smuovere le acque questa volta è l’ex deputato Alessandro Di Battista, già numero due del Movimento insieme all’attuale leader Luigi Di Maio, ai tempi in cui i pentastellati erano guidati a pieno titolo da Beppe Grillo.
Dopo aver annunciato di essere intenzionato a “ricandidarsi al 100%”, Di Battista ha attaccato ripetutamente sulla stampa di questi giorni l’alleato di governo Matteo Salvini. Parole forti, che non sono passate inosservate all’attuale dirigenza grillina e che hanno scatenato le ire dello stesso Di Maio: “Non mi interessa se in buona o cattiva fede, ma se qualcuno destabilizza il Movimento con dichiarazioni, eventi, libri, destabilizza anche la nostra capacità di orientare il governo. Per riuscire ad ottenere i risultati promessi, abbiamo deciso di creare questo Governo con un’altra forza politica: la Lega. Abbiamo evitato alleanze e abbiamo sottoscritto un contratto”. Dichiarazioni velate, che non citano l’ex compagno di direttorio, ma che lasciano pochi dubbi sul fatto che siano rivolte proprio ad Alessandro Di Battista.
Così è stato il diretto interessato a replicare: “L’unico che destabilizza il governo è Salvini. Di Maio è un po’ arrabbiato ma quando uno è arrabbiato poi si chiarisce. Io sono un ex parlamentare che non sta nel governo, che esprime idee su determinati temi, e credo di averne il diritto e il dovere dopo aver contribuito a far crescere il Movimento”.
Intanto, in queste ore si è verificata l’ennesima fuoriuscita dalle file parlamentari dei Cinquestelle. Si tratta della senatrice Paola Nugnes, voce critica della “sinistra grillina” e vicina al presidente della Camera Roberto Fico, da tempo data in uscita dal Movimento.