Meno controlli sui prodotti a base di cannabis e più inserimenti nel mercato farmaceutico: cosa sta succedendo negli USA?
Mentre in Italia si fanno passi avanti penalizzando la cannabis light e i derivati, la tendenza americana sembra essere opposta. I produttori come Hempy Pet e Women Grow, stanno battendo i piedi.
Come scrive il Washington Post, facendo leva sui medici affiliati alla Marijuana Victims Alliance, i produttori stanno contestando la FAD, Food and Drug Administration, che voleva attuare un giro di vite sui prodotti tagliandone molti.
Centinaia di associazioni e imprese hanno protestato vivacemente. Quello che ne doveva derivare era un processo che serve a capire quali prodotti della fiorente industria della cannabis possono essere legalmente venduti negli Stati Uniti e nel mondo.
Ora, la vicenda si è trasformata in una strenua difesa del THC, principio attivo della cannabis. Ogni rappresentante ha avuto due o cinque minuti per presentare un caso al gruppo di presidenti dei massimi funzionari della FDA, per un totale di reclami e controlli su questioni di sicurezza ed efficacia.
Adesso si attende la delibera ufficiale, per capire se in effetti continueranno a essere prodotti e a circolare derivati della cannabis con quantità superiori al consentito. Prodotti che potrebbero arrivare, qualora immessi sul mercato, anche in Europa.