L’Europa cambia volto: la composizione del futuro Parlamento Ue vede 179 seggi, al 23,83%, al Partito Popolare.
Come cambia l’Europa dopo le elezioni? Dopo aver parlato del boom della Lega in Italia è bene gettare uno sguardo agli altri paesi.
Nel complesso, il Partito Popolare si è aggiudicato 179 seggi (23,83%). Secondi socialisti e Democratici con 152 seggi (20,24%) e terzi i liberali con 105 (13,98%). Quarti, in salita, i Verdi che raggiungono i 69 seggi conquistando un 9,19%.
Seguono i Conservatori Ecr (60 seggi), l’Enf (il gruppo della Lega di Salvini, 60 seggi) e l’Efdd (il gruppo dei Cinque Stelle e di Farage) con 51 al 6,79%. La Sinistra Gue ottiene 38 seggi al 5,06.
In Francia si afferma Marine Le Pen con la lista di destra Prenez le Pouvoir, mentre in Germania Angela Merkel è prima, ma in calo: perde il 7,8%. In Gran Bretagna premiato Nigel Farage con percentuali vicine al 40%.
In Spagna volano i socialisti del premier Pedro Sanchez, mentre in Grecia si è affermato il principale partito di opposizione Nea Dimokatia di Kyriakos Mitsotakis, che fa capo alla famiglia del Partito popolare europeo. A Malta, vince Muscat, mentre a Cipro, conservatori in testa.
Per quanto riguarda l’Olanda al Parlamento europeo i laburisti del PvdA di Frans Timmermans ottengono il 18,10%, mentre in Finlandia calano i populisti e salgono i conservatori del National Coalition Party. Avanzano i conservatori in Bulgaria, mentre in Danimarca sono in testa i socialdemocratici.
Per quanto riguarda l’affluenza a seggi, è in aumento nei principali Paesi europei.