Il vicepremier era in collegamento con il programma di La7 ‘Non è l’arena’.
La nave sbarca, i migranti scendono, ma Salvini non lo sa. E’ polemica per quanto successo ieri sera, intorno alle 21, presso il porto siciliano di Lampedusa. Un’imbarcazione, appartenente alla Ong “Sea Watch 3“, già più volte coinvolta in vicende simili, è stata autorizzata ad attraccare sul suolo italiano, nonostante il divieto stabilito dal Viminale. A bordo c’erano 47 migranti.
A dare l’ok sarebbe stata la Procura di Agrigento, mentre la portavoce della Sea Watch, Giorgia Linardi ha ironizzato sull’accaduto, mandando una frecciatina al leader della Lega: “Ancora una volta si è dimostrato che i porti dell’Italia non sono chiusi”.
Dal canto suo, Salvini, che ha appreso dello sbarco mentre era in collegamento tv a La7, è andato su tutte le furie: “Sono pronto a denunciare per favoreggiamento dell’immigrazione clandestina chiunque sia disponibile a far sbarcare gli immigrati irregolari su una nave fuorilegge. Questo vale anche per organi dello Stato: se c’è qualche procuratore pronto a mandarmi a processo con una condanna che può dare fino a 15 anni di carcere, se questo procuratore autorizza lo sbarco, io vado fino in fondo”.
Ma a replicare al segretario del Carroccio è stato niente meno che il suo alleato e collega di governo Luigi Di Maio. Il leader del Movimento 5 stelle ha messo le mani avanti sulla decisione della Procura agrigentina: “Il sequestro lo esegue la magistratura quindi non credo sia un espediente per far sbarcare i migranti a bordo perché la magistratura è indipendente dal governo”.