Una grande manifestazione, l’edizione più partecipata di sempre
Un corteo a favore della vita, contro chi difende aborto ed eutanasia. Si è svolta ieri a Roma la nona edizione della “Marcia per la vita“, un corteo che da quasi un decennio unisce realtà nazionali e provenienti da altre parti del mondo. Associazioni, onlus, rappresentanze politiche, tutti insieme con un unico scopo: difendere e preservare la vita.
Non ci sono ancora numeri certi da parte della questura, ma ciò che è certo è che l’edizione di quest’anno è stata sicuramente la più partecipata di sempre. Delegazioni sono giunte da tutto il mondo, in particolare da Francia, Spagna, Germania, Polonia, Romania, Estonia, Olanda, Croazia, Canada, Stati Uniti, Brasile, Argentina e Nuova Zelanda.
“Ma quale medioevo! L’epoca buia sono questi 41 anni dall’approvazione della legge 194. Mancano all’appello 6 milioni di vite. Frullare i bambini non è un diritto e il medico è fatto per curare non per uccidere. Ministro Grillo, ma non si vergogna a parlare in quel modo?”, hanno dichiarato Toni Brandi e Jacopo Coghe organizzatori del Congresso di Verona in risposta alle ultime dichiarazioni sull’aborto del ministro della Salute Giulia Grillo e dalla manifestazione della Marcia per la Vita. “Oggi – hanno proseguito – è stata una piazza festosa piena di famiglie e vita, da qui può ripartire il futuro dell’Italia”.
Fra le delegazioni politiche presenti c’era anche quella di Fratelli d’Italia, con lo striscione “Dio, Patria e Famiglia“. Il gruppo era guidato dalla senatrice Isabella Rauti che ha ribadito le posizioni de partito in merito: “Non vogliamo abolire la legge 194, ma occorre applicarla in tutte le sue parti, anche quando parla di sostegno alla natalità”. Più radicale l’idea del senatore leghista Simone Pillon (anche lui presente al corteo), che vorrebbe totalmente superare l’attuale legge sull’aborto”.