La partita per la formazione del nuovo governo di sinistra si fa sempre più complessa.
Prima tegola sulla testa del leader dei socialisti spagnoli Pedro Sanchez. Dopo aver “vinto senza maggioranza”, per il primo partito iberico si apre ora la delicata sfida per la formazione del nuovo governo.
Così, dando per scontato che i populisti di sinistra “Podemos” siano della partita, una bella delusione al premier dimissionario arriva dalla destra liberale di “Ciudadanos”, forte del suo 16% dei consensi. “Posso chiarire – ha spiegato Ines Arrimadas, esponente del partito – che non ci saranno negoziati per un governo, nessun negoziato che permetta al signor Sanchez di tornare alla guida del paese”.
Intanto, arrivano brutte notizie pure dal fronte degli indipendentisti, l’ultima chance per sommare una maggioranza di sinistra. Cinque dei neo deputati eletti sarebbero ancora in carcere, in quanto separatisti nella difficile trattativa con la Catalogna. Lo stesso Sanchez si è detto comunque molto restio a trattare con chi è pronto a chiedere il distacco da Madrid, andando contro la Costituzione spagnola.