Niente religione per moltissime persone nel mondo: la triste indagine apre gli occhi sulla condizione delle anime e dei cuori oggi.
Un nuovo studio del Pew Research Center ha condotto un’indagine sulla religione. I risultati sono desolanti: per la maggioranza delle persone nei 27 paesi coinvolti, questa non ha alcuna importanza.
Sempre più persone pensano che la religione abbia un ruolo minore rispetto alla “libertà di essere sé stessi”, di “esprimere la propria sessualità” e di “indagare le proprie possibilità e il proprio potenziale”.
In 10 dei 27 paesi, le persone con più di 50 anni sono coloro che danno ancora valore alla religione rispetto a quelli tra i 30 ei 49 anni o tra i 18 ei 29 anni.
L’Italia ha il divario maggiore tra il più vecchio e il più giovane, con una differenza mostruosa tra gli anziani, che ancora si battono per il proprio credo, e i giovani, che stanno dimenticando l’importanza di Dio e di Gesù.
L’indagine ha rilevato anche quanto le persone ritengano che la religione possa influire sulla vita pubblica. Anche qui, il risultato è desolante: in Svezia, Francia, Paesi Bassi, Spagna e Germania, si ritiene che debbano essere due cose distinte e separate.
Pochi, molto pochi coloro che ancora dicono che la religione è importante. L’indagine, che si chiama A Changing World: Global Views on Diversity, Gender Equality, Family Life and the Importance of Religion, si può leggere qui.