Per il vice premier leghista ‘la Raggi si terrà i suoi debiti’, ma la tensione con gli alleati è altissima.
Consiglio dei ministri di fuoco ieri sera a Palazzo Chigi, dove a vincere è stata ancora una volta la linea di Matteo Salvini. Il vice premier leghista è riuscito ad ottenere lo stralcio del “decreto Crescita” (approvato solo in parte) e la cancellazione della cosiddetta norma “salva Roma”. Quello che sarebbe dovuto essere un provvedimento ad hoc per aiutare la Capitale a risanare i conti è finito per diventare l’oggetto del dibattito politico dentro la maggioranza. Alla fine, però, è prevalsa la scelta del Carroccio, in uno scontro Lega-5 stelle mai così acceso: “Siamo soddisfatti – ha dichiarato Salvini – i debiti della Raggi non saranno pagati da tutti gli italiani, restano in carico al sindaco”.
Meno entusiastici i toni usati dal Movimento 5 stelle, che parla di “provvedimento approvato a metà”. Non sono poi mancate delle stoccate frontali nei confronti dell’alleato leghista e per la prima volta a farle è stato lo stesso premier Giuseppe Conte. “Matteo – ha affermato il presidente del Cdm – non siamo i tuoi passacarte. Devi portare rispetto a me e a ciascuno dei ministri che siedono intorno a questo tavolo”.