Si tratta di Tiziana Drago, siciliana, che è intervenuta sul palco, parlando di famiglia tradizionale e aborto.

Fa discutere la scelta coraggiosa di Tiziana Drago di partecipare come relatrice al Congresso mondiale delle famiglie. La giovane senatrice, 49 anni, catanese, è esponente del Movimento 5 stelle. Nonostante le forti critiche mosse dai vertici pentastellati nei confronti della manifestazione di Verona (“da sfigati”, “un nuovo medioevo” ecc…), la parlamentare ha deciso di “disobbedire” al leader Luigi Di Maio e andare alla tre giorni.

“Il M5s – ha esordito la Drago – non è una realtà politica legata solo alle dichiarazioni di questi giorni, ci sono anche senatori e deputati che hanno apertura verso la famiglia tradizionale”. Da lì, tutta una serie di dichiarazioni totalmente di segno opposto rispetto a quanto affermavano nelle stesse ore i colleghi di partito.

Mentre infatti la senatrice saliva a sorpresa sul palco, un’altra grillina catanese, il ministro della Salute Giulia Grillo, bollava il Congresso mondiale delle famiglie come “manifestazione di estrema destra dove si paragona, a detta di alcuni relatori, l’omosessualità al satanismo.””Questa cosa – ha aggiunto la Grillo -è quella che mi fa più ridere, perché è ai limiti del ridicolo ed è ovviamente priva di qualsiasi fondamento scientifico”.

Per la Drago adesso le cose si mettono davvero male. L’indicazione data da Di Maio qualche settimana fa era stata chiara: “Chi va a Verona e sposa le tesi del Congresso non può stare nel Movimento 5 stelle”. Così la “disobbedienza” della senatrice pro famiglia potrebbe determinare un’altra espulsione dal gruppo pentastellato di Palazzo Madama, che ha già perso numerosi pezzi.