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Ecco perché oggi in tantissimi saranno a Verona

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Ecco perché oggi in tantissimi saranno a Verona

venerdì 29 Marzo 2019 - 06:25
Ecco perché oggi in tantissimi saranno a Verona

Parte il Congresso della discordia, attaccato da tutto e da tutti. Alla fine però ad andare saranno in molti, una risposta alle centinaia di critiche strumentali.

Parliamoci chiaro. Il Congresso Mondiale delle Famiglie che inizierà oggi a Verona e che si concluderà con la Marcia di Domenica è una manifestazione di popolo in continuità con i Family Day di Piazza San Giovanni e del Circo Massimo.
Con la differenza, importantissima e tutt’altro che scontata fino alle scorse elezioni politiche, che questa volta il popolo è sostenuto anche da una parte del Governo attualmente in carica nelle persone del Ministro dell’Interno, di quello della Famiglia e di quello della Pubblica Istruzione e anche dalla parte dell’attuale opposizione vicina a quelle istanze e a quei valori.
Una spinta inarrestabile che, continuando a provenire dal basso, ha permesso finalmente l’interlocuzione con le istituzioni, l’onda lunga delle famiglie italiane maggioranza silenziosa di questo Paese, 30 milioni di mamme e di papà che crescono 18 milioni di figli, spina dorsale delle nostre comunità. Negli ultimi 20 anni sono state il vero welfare di questo Paese e che a Verona testimonieranno la verità della profonda realtà sociale italiana chiedendo fortemente politiche che sappiano riportarle al centro di ogni azione di governo e proponendo un’alternativa culturale a quella che ha portato questo Paese al disastro economico e sociale. Come sostiene qualche amico ci sarà anche chi non verrà a Verona e anche chi non l’appoggerà.
Non verrà qualche rappresentante di quell’associazionismo pro family e pro life all’italiana che vive di finanziamenti pubblici o ecclesiali, interessato solo alla carriera personale e che si guarda bene dall’esporsi non volendo far dispiacere nessuno, perché un domani non si può mai sapere. Non verrà una parte di Chiesa, quella che ha perso il contatto con le parrocchie e quindi con il popolo, quella di certi vescovi che annacquano la verità per piacere alle élite potenti fino a farsi essi stessi élite.
Non verranno i cosiddetti “cattolici di sinistra”, quelli a cui stanno a cuore tutte le famiglie tranne quelle composte da mamma e papà e tutti i bambini tranne quelli che già crescono nel grembo materno.
Non verranno alcuni amici che erano al Circo Massimo, che continuano a giocare a fare i politici nella vana speranza di un endorsement d’oltretevere che non arriverà mai e che, nell’eterna ricerca del nemico da abbattere, continuano a vomitare menzogne sul Congresso. Fanno finta di non capire che il vero nemico è stato già politicamente sconfitto e che ora vogliamo sconfiggerlo anche sul piano culturale. Non ci sarà l’elite o chi si ritiene tale. Ce ne faremo una ragione.
Ci sarà il popolo, ci saranno i parroci coraggiosi che portano avanti le comunità parrocchiali con mille difficoltà e mille sacrifici, ci saranno mamme, papà e bambini e nonni e nonne e saranno sospinti nel loro marciare da chi non potrà esserci fisicamente ma ci sarà col cuore e con lo spirito.
Perché, nonostante abbiano fatto di tutto perché non fosse più così, l’Italia è ancora e sempre Famiglia.
E a Verona lo si vedrà chiaramente.

A cura di Giuseppe Focone.

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