Nessuna richiesta dal piccolo eroe dello scuolabus, né da suo padre. Solo una montatura giornalistica per mettere in difficoltà il governo.
“Mi hanno detto i giornalisti di chiedere la cittadinanza”. Un vero e proprio caso è scoppiato nelle scorse ore intorno alla famiglia del tredicenne Rami Shehata. Il ragazzino, tra coloro che hanno sventato l’attentato allo scuolabus di Milano, è divenuto nel giro di qualche giorno il simbolo degli attacchi al governo, sul tema dello ius soli.
Lo stesso studente coraggioso e il padre Khalid avevano lanciato un appello al vice premier Matteo Salvini, affermando di essere tuttora in attesa del riconoscimento della cittadinanza italiana.
Ma dopo la frenata del leader della Lega e il polverone mediatico che si stava scatenando, lo stesso Khalid ha deciso di raccontare al web un’altra versione della storia.
In un video diffuso online ieri, l’uomo ha precisato di non aver mai fatto richiesta per la cittadinanza, nei quasi venti anni di vita in Italia. Durante le prime interviste post attentato, sarebbero stati alcuni giornalisti a convincere padre e figlio a introdurre il tema. Una montatura orchestrata ad arte, per mettere in imbarazzo l’esecutivo e Salvini.
Ecco il video della rivelazione Khalid Shehata ammette: ‘I giornalisti mi hanno chiesto di parare di cittadinanza’