In Brasile è stata data una laurea a una trans che si è presentata in abiti da Drag Queen: nessuna vergogna e plauso delle associazioni LGBT.
Le comunità LGBT sono ovviamente in festa per l’ennesimo passo verso la decadenza del decoro: venerdì 22 marzo Lua Lamberti De Abreu, transgender brasiliana, si presentata all’Università Statale di Maringà per laurearsi. Fin qui, niente di strano. Peccato che l‘abbia fatto in abiti da drag queen.
La trans ha discusso la sua tesi di master in Arti dello Spettacolo in aula, insieme ad altri studenti decorosamente vestiti come si richiede per le circostanze, e ha spiegato di essersi vestita in questo modo per la solita solfa moralista: ottenere un’istruzione pubblica che abbia “rispetto” per le differenze.
Ci si chiede quale rispetto abbia avuto la trans per i colleghi e per i familiari lì riuniti, in un’occasione ufficiale che non aveva niente a che fare con i suoi abiti. Ma ovviamente, anche la sua tesi non era da meno: si chiamava “Pe-Drag-Ogia come mezzo per sottolineare/inventare gli spazi educativi eterotopoci”.
Insomma, una tesi sull’uso dello stile drag per un nuovo tipo di educazione e (come c’era da aspettarsi) per ribadire quanto i trans “siano maltrattati nel normale sistema scolastico pubblico”.
Ad appoggiare la sua presentazioni sono state due docenti, che hanno sottolineato quanto sono fiere che Lamberti De Abreu sia la prima transgender a conseguire una magistrale a Maringà. Un appoggio che non fa che incoraggiare il suo comportamento, dato che adesso sulla sua pagina Facebook parla di iniziare una vera e propria “rivoluzione trans”.