Si accetta la morte assistita, si inventano nuove applicazioni: in Olanda adesso arriva l’orrore dell’eutanasia preventiva.
Basta solo la prospettiva del dolore, basta solo la parvenza della morte. L’Olanda ha detto sì all’eutanasia preventiva, che potrà essere effettuata dopo la diagnosi di una malattia degenerativa, ma molto prima del suo sviluppo totale
In sostanza, l’Olanda permetterà al paziente di “smettere di soffrire” mettendo fine alla sua esistenza ben prima che si sviluppino sintomi gravosi. In sostanza, meglio anticipare la morte che curare e sperare nella guarigione.
Per l’accesso alla morte assistita nei Paesi Bassi è necessaria la decisione del paziente. Per il resto è completamente gratuita e basta una condizione di “sofferenza insopportabile con o senza prospettive di miglioramento” per dare il via all’eutanasia preventiva.
Un caso rappresentativo è stato quello di Annie Zwijnenberg , 81enne che ha deciso di farsi uccidere dopo che il suo medico le ha detto che era malata di Alzheimer. La sua storia è entrata a far parte del documentario “Prima che sia troppo tardi”: un orrore che documenta la sua fine e la pubblicizza come se fosse normale.
Purtroppo, la verità è che la tendenza è già questa: buona parte del mondo ritiene che se la vecchiaia o qualsiasi altra patologia possa portarti via la tua lucidità, è meglio eliminare il problema in anticipo. Adesso rimanere vivi conta solo se si è sani, consapevoli, brillanti e senza disabilità.