Dopo l’insistenza del Movimento 5 stelle e gli attacchi di Di Maio, il premier cede e ‘scarica’ la manifestazione di Verona. La replica del ministro Fontana.

“Fatta un’attenta valutazione dei molteplici profili coinvolti ho comunicato al ministro l’opportunità che il riferimento alla presidenza del Consiglio sia eliminato“.

Il premier Giuseppe Conte scarica il “Congresso mondiale delle famiglie”. Lo ha fatto ieri in serata, attraverso queste parole, con cui ha annunciato che la manifestazione non avrà il patrocinio del governo. “Questo governo – prova a piegare Conte – si propone di tutelare con la massima attenzione ed energia la famiglia fondata sul matrimonio, senza che questo possa in alcun modo compromettere il riconoscimento giuridico e la piena legittimazione delle unioni civili e delle diverse forme di convivenze basate su vincoli di natura affettiva”.

Ma se il premier sembra voler chiudere ogni ponte con gli organizzatori del Congresso di Verona, diverse le posizioni all’interno dell’esecutivo. Alla manifestazione resta il sostegno della Lega. Tra big che si stanno spendendo in queste ore si conferma il ministro Lorenzo Fontana: “Esattamente come annunciato ieri in aula alla Camera -ha ribadito il ministro della Famiglia – rimane il patrocinio da parte del ministero della Famiglia. Per quanto riguarda il logo e il suo utilizzo, essi fanno capo ad un altro Dipartimento, e quindi la concessione o il ritiro non sono di mia competenza”.