Le gang sudamericane sono sempre più diffuse in Italia. Violenza, droga, tatuaggi e crimini osceni sono in preoccupante aumento.
Non è una realtà così lontana dalla nostra, quella delle gang sudamericane. Basta guardare alle notizie sui principali quotidiani per rendersi conto di quanto l’Italia sia colpita dall’aumento questi criminali, che stanno creando un vero e proprio impero sul territorio.
Dalle cascine abbandonate delle periferie di Milano all’entroterra siciliano, l’intera penisola è interessata da un fenomeno criminale in crescita. In un terreno fertile come il nostro, dove già la mafia nigeriana sembra aver messo radici, era solo questione di tempo prima che arrivassero anche i latinos.
L’ultimo orrore si è svolto a San Giuliano Milanese, dov’è stato trovato il cadavere di Odir Ernesto Barrientos Tula. Un salvadoregno che era anche l’elemento di spicco della Mara Salvatrucha, ovvero una delle più potenti, violente e spietate gang sudamericane al mondo.
Compiuto probabilmente per un regolamento di conti, l’omicidio di Barrientos Tula è stato cruento: sgozzato e colpito da decine di coltellate è stato sepolto in un campo milanese. Un modus operandi raccapricciante per una morte che solleva diversi quesiti: se la Mara Salvatrucha opera in Italia, cos’altro c’è in giro?
Di sicuro le forze dell’ordine hanno rinvenuto cellule di Latin Kings di Chicago, dei Trinitarios della Repubblica Dominicana e della Barrio 18 di Los Angeles: nomi che ai più possono dire niente, ma che agli esperti fanno gelare il sangue. Si tratta di gang che importano droga dentro cani di grossa taglia, che giunti a destinazione vengono squartati.
E i cani potrebbero non essere i soli a importare droga e a morire in maniera così terribile. Stupro, pena di morte, preghiere legate al demonio e molto altro ancora caratterizza queste gang. Che grazie alle istituzioni, finora troppo morbide, sono arrivate in Italia. E ci resteranno finché non verranno presi provvedimenti.