Il “no” arriva dal Movimento 5 stelle, che attacca la manifestazione organizzata a Verona per la fine di marzo. “No a un nuovo Medioevo”.
Nuove grane dentro il governo Conte, tra la Lega e il Movimento 5 stelle. Questa volta, a mettere i partiti l’uno contro l’altro è il “Congresso internazionale della famiglia”, un evento di grande portata, che avrà luogo alla fine di questo mese nella città di Verona. L’iniziativa vede fra i “registi” eccellenti anche il ministro per la Famiglia dell’esecutivo italiano, Lorenzo Fontana. Tanti gli ospiti attesi, dalla politica, alla scienza, passando per nomi illustri della associazioni pro vita e in difesa della famiglia naturale.
La manifestazione è stata presentata nei giorni scorsi tramite un documento circolante sul web, che riportava il simbolo della “Presidenza del Consiglio”. Ma una volta appresa la notizia, nel governo è scoppiato il caos. A mettere le mani avanti sono stati gli esponenti del Movimento 5 stelle, che hanno subito chiarito l’inesistenza di qualsiasi patrocinio concesso dal governo al congresso: “La presidenza del consiglio non ha mai ricevuto nessuna richiesta di patrocinio, né quindi ha potuto mai concederlo”.
A rincarare la dose sono stati i parlamentari pentastellati Stefano Buffagni e Vincenzo Spatafora. “C’è stato un tempo in cui le donne più emancipate e gli omosessuali venivano bruciati sui roghi – scrive Buffagni su Facebook –. Pare qualcuno abbia nostalgia di quel periodo oscuro. Non io! Le famiglie sono il fondamento della nostra società, le donne sono una risorsa inestimabile della nostra società e chi non le vuole lavoratrici vuole tornare al Medioevo”.
Parole forti anche quelle usate dal collega Spatafora “Ciò che mi fa arrabbiare è il tentativo di accomunarci alla Lega. Rigetto tutti i tentativi di accomunarci alle loro posizioni. Noi sui temi dei diritti siamo diversi da loro, che portano avanti delle idee che non sono le nostre. Non avranno mai M5S dalla loro parte”.