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Jihadista voleva farsi esplodere in Italia: ora è “pentito” e vuole tornare

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Jihadista voleva farsi esplodere in Italia: ora è “pentito” e vuole tornare

lunedì 11 Marzo 2019 - 10:31
Jihadista voleva farsi esplodere in Italia: ora è “pentito” e vuole tornare

Si chiama Monsef El Mkhayar, ha 22 anni. È uno jihadista che voleva farsi saltare in aria in Italia. Ora si dice pentito e vuole tornare.

Un combattente dello stato islamico, uno jihadista detenuto in Siria. Questo è Monsef El Mkhayar, che adesso “prega” l’Italia di lascialo rientrare per iniziare una nuova vita, dicendo di aver abbandonato il califfato jihadista.

Figlio di marocchini, El Mkhayar si è arreso alle forze democratiche siriane sostenute dagli USA due mesi fa e adesso dice di essere un italiano doc che ha il diritto di tornare. Peccato che cittadino italiano non è, per niente. È nato a Casablanca ed è arrivato qui da clandestino.

Ha vissuto sei anni tra lombardia e piemonte, ma non era regolare. La sua unica alternativa, partendo dalla Siria, sarebbe tornare in Marocco, ma lì sarebbe trattato peggio che male. Il terrorista di 22 anni chiede accoglienza all’Italia solo ed esclusivamente per stare “al sicuro” dopo essere stato ferito a una gamba.

Lo jihadista, partito dall’Italia a 18 anni, ha rilasciato un’intervista all’agenzia stampa Reuters, dicendo che che la sua è stata una scelta incosciente. Eppure, tornando indietro nel tempo, la sua storia non lo rende un soggetto affidabile: spacciava, è stato arrestato, si è radicalizzato. È partito e cercava di attirare altri italiani in Siria.

Dal fronte minacciava di uccidere i cristiani, su Facebook si faceva ritrarre in tenuta da terrorista e nei primi periodi del califfato giurava che sarebbe tornato in Italia solo per farsi esplodere.

Mkhayar è stato condannato a otto anni di prigione da un tribunale di Milano nel 2017 per aver diffuso la propaganda dello Stato islamico e aver cercato di reclutare italiani per la sua causa, secondo i media italiani. Di conseguenza, è probabile che debba scontare questa pena se ritorna in Italia. 

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