Tutti contro tutti. Nel governo sembra essere tornato il gelo fra le due anime della coalizione. Conte Tace, potrebbe prevalere la strada del referendum.
Niente di fatto. E’ durato diverse ora l’incontro notturno a palazzo Chigi che avrebbe dovuto compiere la scelta definitiva relativamente alla realizzazione della Tav. Ieri sera, intorno alle 21, il premier Giuseppe Conte, i suoi due vice Di Maio e Salvini, il ministro Toninelli e alcuni esperti di Infrastrutture e Trasporti si sono riuniti in un vertice-fiume per chiudere definitivamente la faccenda sulla “grande opera”. “Andremo ad oltranza” aveva assicurato il capo del governo “finché non avremo fatto una scelta”.
Ma al di là dei proclami del presidente del Consiglio, non è andata proprio così. Il vertice si è concluso con un nulla di fatto, anzi. Le contraddizioni fra Lega e M5S sarebbero sembrate davvero insormontabili. Tutti contro tutti: silente il premier, gelo tra Matteo Salvini e Luigi Di Maio. Secondo quanto riporta stamattina l’Ansa, pare che l’incontro abbia riacceso la voglia di dare la parola agli elettori, non per nuove elezioni politiche, ma per un referendum che possa dare un responso definitivo alla questione.