I servizi segreti italiani hanno presentato la propria relazione annuale. Sottolineano la necessità di ridurre le operazioni in mare delle Ong.
Il blocco delle Ong ha abbassato i rischi d’importare illegalità e soggetti pericolosi in Italia. Ma non basta: bisogna stringere ancora di più per evitare i pericoli. Questo è quanto emerge dalla relazione dei servizi segreti italiani.
Ogni anno gli 007 stilano il loro rapporto sulla sicurezza nazionale. Quest’anno il rapporto ha sposato la linea del governo. Il documento è stato presentato dal premier Giuseppe Conte, dal direttore Dis Gennaro Vecchione e dai direttori dei servizi Aise e Aisi, Luciano Carta e Mario Parente.
Nel documento è riportato quanto accaduto negli ultimi tempi sul fronte sbarchi. A partire dal 2018 gli sbarchi si sono ridotti dell’80% rispetto al 2017 grazie all’accordo con la Guardia Costiera Libica promossa dal governo italiano.
In più, sempre stando al documento, la drastica riduzione delle navi delle Ong nello spazio di mare prospiciente quelle coste ha privato i trafficanti della possibilità di sfruttare le attività umanitarie.
Al contempo, il rapporto sottolinea anche il fatto che alcune Ong abbiano favorito con i salvataggi il traffico di esseri umani. Per di più, già nel 2017 le agenzie segrete nazionali avevano sottolineato quanto questo potesse favorire infiltrazioni terroristiche.
Di fatto, dunque, le azioni delle Ong importano illegalità e sono rischiose. Per questo stando agli 007 italiani la chiusura attuata è da promuovere e non da condannare.