Nessuna “mini tav”, né progetti di compromesso. I partiti di governo non intendono fare marcia indietro. Intanto il tempo stringe.
La Tav Torino-Lione continua a dividere la maggioranza. Dopo l’ennesimo rinvio arrivato durante la scorsa settimana, i giallo-verdi sono ancora alle prese con il tema del completamento della tratta ferroviaria, che dovrebbe collegare l’Italia alla Francia.
Dopo l’indiscrezione che vedeva il governo aver trovato un compromesso per una “mini tav” (idea poi smentita dallo stesso premier Giuseppe Conte), tra Lega e M5S è tornato il muro contro muro. A ribadire la contrarietà del Carroccio è tornato il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Giancarlo Giorgetti: “Quando mi chiedono della Tav dico che l’alta velocità dovremmo farla per arrivare a Bari. In Puglia si arriverà prima con lo spaziodromo di Grottaglie Taranto che in treno. Abbiamo bisogno di infrastrutture. Non del contrario. L’Italia è un grande Paese, un’economia forte. C’è creatività e talento e dobbiamo rendere possibile il fare le cose, non il non farle”.
Ma nelle stesse ore è arrivata la secca replica del fondatore del Movimento 5 stelle, Beppe Grillo. Il comico ha parlato della Tav, durante il suo spettacolo teatrale di ieri a Torino: L”’alta velocità è una linea di cemento e calcestruzzo. La Tav è ancora una stella che fa luce, ma è morta perché la mobilità sta cambiando”. Infine, ha esortato i torinesi ad andare oltre: “Qui avete sperimentato e inventato di tutto, anche l’alta velocità, e non lo capite. Vi perdete in cazzate come la Tav. Svegliatevi. Mi fate impazzire!”.