Il cinquestelle Stefano Buffagni si oppone alla manifestazione prolife che arriverà a Verona dal 29 al 31 marzo.
Il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Stefano Buffagni non vuole a Verona chi vuole difendere la famiglia tradizionale. Stando a quanto dice, il Congresso Mondiale per le Famiglie, che riunisce diverse associazioni pro vita, antiabortiste e a sostegno della famiglia naturale, non dovrebbe neanche arrivarci in Italia.
Il cinquestelle Buffagni scalpita perché secondo il suo parere la manifestazione avrebbe ricevuto il patrocinio del governo. E per lui il Congresso sarebbe un modo per additare le donne più emancipate e gli omosessuali e sarebbe addirittura un momento da Medioevo.
Una presa di posizione che lascia un decisamente interdetti: intanto pare che Buffagni non ricordi che le famiglie naturali sono il fondamento della società. E poi, la verità è che Palazzo Chigi ha smentito qualsiasi richiesta di patrocinio dell’evento.
L’iniziativa è promossa dal ministro della Famiglia, Fontana. È del tutto autonoma ed è una forma d’espressione più legittima. Ma si sa, quando si vuole attirare l’attenzione si tende ad esagerare. E ad esagerare non è stato solo Buffagni: il Pd, con la voce della deputata dem Giuditta Pini, ha detto la sua.
Stando alla Pini, il Congresso ospiterebbe relatori pericolosi, che vogliono persino sminuire il ruolo della donna. Sarà, ma di fatti l’iniziativa veronese sembra tutto tranne che bellicosa: basta dare un’occhiata agli argomenti trattati e alle dichiarazioni d’intenti per comprendere che si tratta di un confronto pacifico e sereno.
Che sia proprio questo a dare fastidio?