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Mogol a favore della proposta della Lega: più musica italiana nelle radio

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Mogol a favore della proposta della Lega: più musica italiana nelle radio

martedì 26 Febbraio 2019 - 13:29
Mogol a favore della proposta della Lega: più musica italiana nelle radio

Mogol, paroliere, produttore discografico e presidente della Siae dice sì alla proposta della Lega: più musica italiana nelle radio.

Non chiamatelo sovranismo, chiamatela necessità. A sottolineare il bisogno di una maggiore presenza di autori italiani (affermati ed esordienti) è Mogol. Un’autorità musicale, che contribuisce alla crescita della musica leggera italiana sin dai primissimi anni sessanta.

In in una lettera agli associati, il paroliere, presidente della Siae, chiede ufficialmente di sostenere la proposta di legge avanzata dalla Lega subito dopo Sanremo, firmata dal presidente della commissione Trasporti e telecomunicazioni della Camera Alessandro Morelli.

La proposta mira a modificare i palinsesti radiofonici. Bisognerebbe riservare almeno un terzo della programmazione alle opere di autori e di artisti italiani e incise e prodotte in Italia.

Nella sua lettera Mogol sottolinea che la proposta di legge richiama altri esempi in Europa. Tra questi compare il sistema delle quote della Francia. Un sistema che dal 1994 “obbliga” le radio a trasmettere il 40% di musica francese nel corso della giornata.

Anche se il paroliere dice nella sua lettera che l’argomento è ampio e complesso, sono le analisi svolte dalla Siae a sottolineare la necessità di sostenere la legge. Difatti, stando ai dati medi di ripartizione dei diritti d’autore, nel periodo 2010-2017 su dieci stazioni radiofoniche, solo quattro trasmetterebbero abbastanza musica italiana.

Mogol sostiene, pertanto, che la legge avrebbe un impatto positivo sul mercato radiofonico italiano. Si genererebbero infatti maggiori introiti in diritti d’autore e in diritti connessi e contribuendo ad aumentare la quantità di musica prodotta in Italia.

In calce alla lettera, Mogol lancia pertanto l’appello: chiedo a tutti voi di contribuire a questa battaglia per la valorizzazione della nostra musica nelle radio. Qualsiasi vostra iniziativa sarà preziosa affinché si affermi il principio che la musica italiana fa parte del nostro patrimonio culturale e in quanto tale va valorizzata e difesa.

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