L’ex sindaco di Milano è in pole per un posto da capolista, nella corsa per il Parlamento europeo. Lo vuole Zingaretti.
“Giuliano Pisapia capolista alle Europee? Magari”. Con una parola, Nicola Zingaretti, il candidato favorito alla segreteria del Pd ha confermato le indiscrezioni che circolavano ormai da alcune settimane. Pisapia, dopo aver saltato un giro alle elezioni politiche, è pronto a tornare in campo e a correre per un posto al Parlamento Europeo.
L’ex sindaco “arancione” di Milano è il simbolo di una sinistra laicista e radicale, legata alle galassie “pro gender”, abortiste, femministe e anti proibizioniste se si parla di droga o eutanasia. Una figura più volte decantata come salvatore della patria, che però l’anno scorso – forse fiutando l’imminente flop elettorale – preferì non candidarsi alle politiche.
Ma davvero Pisapia riuscirà a risollevare le sorti del Pd? La risposta potrebbero averla data già gli elettori sardi. Massimo Zedda, candidato del centrosinistra e pupillo proprio dell’ex sindaco di Milano è andato quindici punti sotto rispetto al suo avversario, riuscendo pure a perdere nella sua roccaforte, Cagliari.
Una sconfitta per quegli ambienti politici che, mentre i pastori protestavano per il prezzo del latte, insistevano sul gender nelle scuole e di cannabis libera.