Dopo la vittoria in Sardegna, il vice premier gela il leader azzurro e chiude ad ogni prospettiva di alleanza governativa con lo schema tradizionale.
“Lega batte Pd 6-0”. Ha esordito così il vice premier Matteo Salvini ieri pomeriggio quando il risultato delle elezioni in Sardegna appariva ormai abbastanza chiaro. La Lega, in accordo con il Partito Sardo d’Azione, ha conquistato la sua rima presidenza di una regione del sud. Le due liste della galassia salviniana hanno raggiunto rispettivamente l’11,4 e il 10,1%. Forza Italia, invece, si è attestata poco sotto l’8%. Per il ministro dell’Interno, quindi, anche quest’ultima vittoria isolana rappresenta una soddisfazione personale e delle sue truppe. Nessuna menzione alla coalizione.
Così, mentre Silvio Berlusconi e Antonio Tajani ribadiscono a destra e a manca che l’unica strada verso la vittoria è quella di un centrodestra unito, il leader del Carroccio sembra non essere intenzionato a ripetere l’esperienza locale nella prossima corsa a Palazzo Chigi. Intervistato stamattina da Repubblica Salvini ha ribadito: “Io col vecchio centrodestra non tornerò mai, questo deve essere chiaro. Governiamo insieme nelle regioni, nei comuni. Ma finisce lì“.
Una dichiarazione lapidaria che sembra far tirare un sospiro di sollievo anche agli alleati del Movimento 5 stelle, che in questa tornata elettorale sono letteralmente crollati. Il leghista ha così concluso, confermando la solidità della coalizione giallo-verde: “A Roma va tutto bene. Non cambia niente e si va avanti”.