“Ci ricorda Mussolini e – quindi – Donald Trump”.
Cancellare Cristoforo Colombo dalla storia. Sembra essere questo l’obiettivo delle neo parlamentari statunitensi, appena elette tra le file dei democratici. Altro che difesa dei diritti delle donne e dei lavoratori, le nuove protagoniste della vita politica americana sembrano aver trovato ben altre priorità, a cominciare dall’eliminazione delle festa dedicata al navigatore italiano che, nel 1492, fu lo “scopritore” delle Americhe: il “Columbus day”.
A farsi promotrici di questa iniziativa sono la deputata ispanica Alexandria Ocasio-Cortez e la senatrice Kamala Harris, indiana di origine, prossima candidata alla presidenza degli Stati Uniti. Entrambe le parlamentari appartengono all’ala estremista del partito, connotata per posizioni laiciste, femministe, abortiste e pro gender.
Per le donne, la celebrazione del 12 ottobre andrebbe abolita, per far spazio magari a una festa dedicata agli indigeni. Sul navigatore genovese pesano le narrazioni che lo raccontano come un sanguinario conquistatore e un’assurda associazione fra lo stesso Colombo, Mussolini e – “naturalmente” Donald Trump, emblema di tutti i mali per il partito di opposizione, anche di quelli consumatisi più di sei secoli fa.