Presentato un ddl firmato dal leghista Simone Pillon.
“Disposizioni contro il turismo riproduttivo”. E’ questo il nome del ddl presentato a Palazzo Madama dal senatore leghista Simone Pillon. Il parlamentare, già fondatore del “Family day”, è stato recentemente promotore di un discusso provvedimento che mira a modificare le regole dell’affido condiviso.
Ora Pillon punta a intestarsi un’altra battaglia di tipo etico: ostacolare la pratica dell’utero in affitto e stabilire, in via definitiva, il già sussistente divieto di iscrizione o trascrizione di atti di nascita dai quali risultino due padri o due madri“.
“L’utero in affitto – afferma Pillon all’Adnkronos – è uno schifo, una delle peggiori forme di violenza contro le donne,
come peraltro riconosciuto anche dal Senato, nella mozione adottata in occasione della giornata mondiale contro la
violenza sulle donne. Non si possono comprare, affittare e nemmeno regalare né le donne né tanto meno i bambini. La
legge italiana già punisce con la reclusione questo abominevole delitto, ma qualcuno che si crede più furbo va a
comprarsi impunemente i bambini all’estero, affittando l’utero di povere ragazze straniere”.
Il ddl si propone inoltre di istituire pene severissime per i trasgressori. Carcere dai tre ai sei anni e multe che vadano dagli 800mila a un milione di euro.