Tumulti, cassonetti rovesciati, vetri rotti: a Ferrara la rivolta di un gruppo di nigeriani, per dei motivi assolutamente sbagliati.

Erano circa cinquanta gli stranieri che si sono riversati per strada. A Ferrara la rivolta di un gruppo di nigeriani ha fatto paura, portando nella notte diversi momenti di tensione. Il tutto per motivi sbagliati, scaturiti da un errato passaparola.

La “cornice” degli eventi violenti è stata viale della Costituzione a Ferrara, in zona Gad. Si tratta di una zona sempre al centro delle cronache per spaccio e prostituzione. A scatenare la rivolta è stato l’investimento di un nigeriano 28enne. Il ragazzo era stato inseguito dai carabinieri e poi messo sotto da un’auto privata.

Da qui il tam tam: si è diffusa la voce che il 28enne fosse morto. Invece era stato portato in ospedale in condizioni di media gravità. Data per vera la morte del connazionale, i cinquanta stranieri sono scesi in strada per protestare.

Hanno rovesciato cassonetti e bidoni della spazzatura e hanno rotto bottiglie. In più hanno iniziato a urlare. La tensione era talmente alta da richiedere l’intervento delle forze dell’ordine, con tanto di pattuglie dell’esercito.

Solo dopo l’arrivo di un mediatore culturale, che ha spiegato al gruppo di uomini come stavano le cose, la situazione è rientrata. Il 28enne è stato denunciato per detenzione ai fini di spaccio. Intanto le forze dell’ordine lavorano per identificare tutti i partecipanti alla protesta.